Il grido dei poveri, la sofferenza dei malati così come la solitudine di chi è anziano e dei più fragili “non ci devono lasciare indifferenti né ci devono trovare distratti”. E’ questo l’appello che il Pontefice lancia durante la preghiera nel tradizionale Atto di venerazione all’Immacolata.
“Vergine Santa e Immacolata – è la preghiera del Pontefice – a te, che sei l’onore del nostro popolo e la custode premurosa della nostra città, ci rivolgiamo con confidenza e amore. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Il peccato non è in te. Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità – è l’invocazione di Bergoglio – nella nostra parola rifulga lo splendore della verità, nelle nostre opere risuoni il canto della carità, nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità, nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! La Parola di Dio in Te si è fatta carne. Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore”.
Il Papa si affida alla Madonna affinché non venga smarrito “il significato del nostro cammino terreno: la luce gentile della fede illumini i nostri giorni, la forza consolante della speranza orienti i nostri passi, il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore, gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia”.