“Accogliamo con gioia questa decisione che indirettamente riconosce che gli Arctic30 sono cittadini responsabili. Speriamo comunque che il sistema giudiziario russo riconosca presto la loro totale innocenza e ci permetta di riportarli a casa il più presto possibile. Ringraziamo sinceramente le nostre autorità consolari in Russia per l’enorme impegno e dedizione rivolti a questa vicenda”, commenta la sorella di Cristian, Ivana.
La Corte russa ha accordato la libertà su cauzione anche all’italoargentina Camila Speziale, il canadese Paul Ruzycki, il polacco Tomasz Dziemianczuk, la brasiliana Ana Paula Maciel, il neozelandese David Haussmann e l’argentino Miguel Hernan Perez Orsi. Sale così a dieci il numero degli attivisti di Greenpeace che saranno scarcerati.