L’indagine, partita da piu’ di un anno, dopo la denuncia ai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur di una ragazza di 16 anni, costretta a prostituirsi sulle strade della Capitale, ha consentito di fare piena luce su un sodalizio criminale composto per la maggior parte da individui di nazionalita’ albanese che gestivano l’attivita’ di giovani donne dell’Est europeo, condotte in Italia ed avviate alla prostituzione. Ognuno di loro aveva compiti definiti.
Nel corso dell’indagine e’ emersa la violenza che i componenti dell’organizzazione sulle ragazze sfruttate, picchiate e minacciate di morte, con minacce per i familiari in Romania.
Le indagini sono partite dopo la denuncia di una prostituta romena che era costretta a prostituirsi in piazzale dei Navigatori. Dalla fuga dall’abitazione dei suoi genitori in Romania, al tradimento dell’amica connazionale che l’aveva ospitata per poi ”venderla” ad un uomo che, disponendone come un oggetto, l’aveva obbligata a trasferirsi in Italia e a prostituirsi. Allora la ragazza aveva solo 16 anni e nel prosieguo del suo racconto inizio’ a riferire ai militari tutti i particolari e i meccanismi della prostituzione in strada: chi la gestiva, con quali modalita’ e quali erano gli introiti della banda.
Le dichiarazioni della giovane donna, che hanno trovato riscontri nell’attivita’ investigativa avviata dai militari, nonche’ nel corso degli innumerevoli servizi di osservazione predisposti nelle zone indicate dalla donna (soprattutto via Cristoforo Colombo, via Salaria e il quartiere Centocelle), hanno fatto piena luce su un sodalizio criminale composto per la maggior parte da albanesi che gestivano l’attivita’ di prostitute romene.
fonte: Giovani ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi, 11 arresti a Roma – Adnkronos Lazio.