La telefonata dal Portogallo, dopo quattro giorni di latitanza: ”Mi sto consegnando spontaneamente alle autorità” (ASCOLTA).
Dopo aver fatto perdere le sue tracce a Milano, il fotografo dei vip ha anticipato l’arresto consegnandosi agli agenti portoghesi; questa è la versione della polizia. “Più che costituito, si è arreso”, è il commento che arriva dai vertici della Questura milanese.
“Non sono fuggito, me ne sono andato dall’Italia perché turbato da una sentenza ingiusta e perché temo per la mia vita nelle carceri italiane – ha detto Corona al suo legale Nadia Alecci – Mi sono costituito spontaneamente, me ne sono andato dall’Italia perché turbato da una ingiustissima sentenza e ho preferito raggiungere Lisbona e venire a costituirmi qua”.
Poi, con un audiomessaggio a Studio Aperto, ha smentito di aver versato lacrime quando si è consegnato: ”Querelerò ogni persona che dice che ho pianto”.
Corona è stato individuato anche grazie al gps dell’antifurto dell’auto, una Fiat 500, con cui si era allontanato da Milano. Si era procurato un navigatore satellitare due giorni prima di sparire: questo farebbe pensare che si stesse tenendo pronto per la fuga.
Sarebbe passato per le montagne del Piemonte verso la Francia, non senza inconvenienti: con il suo accompagnatore all’alba di sabato è rimasto bloccato al freddo nei pressi del confine francese a causa della neve. Solo quattro ore dopo, quando le strade sono state ripulite, i due sono riusciti a ripartire.
Si è probabilmente servito di alcuni amici per riuscire a mettere a segno la sua fuga e la sua breve latitanza. Ne sono convinti gli uomini della Questura che, dopo aver intercettato e perquisito alcune delle persone vicine al suo entourage, stanno valutando la posizione di 5-6 persone (tra loro ci sarebbero anche amici portoghesi) che lo avrebbero aiutato.
Al momento, però, in Procura non è stato aperto nessun fascicolo sulla fuga di Corona e su eventuali favoreggiamenti.