Vertice Ue, raggiunto l’accordo nella notte. Merkel: “I controlli siano affidati a troika”

Accordo a Bruxelles. Dopo una maratona negoziale durata oltre 13 ore e dopo le riserve poste da Italia e Spagna, i Paesi membri dell’eurozona hanno raggiunto un accordo sul Patto per la crescita, la ricapitalizzazione diretta delle banche ed il meccanismo antispread.

Oggi è il secondo giorno di lavori. Il presidente del Consiglio Mario Monti è giunto al palazzo del Consiglio europeo. Dopo la nottata negoziale, che per Monti ha dato “soddisfazione all’Italia”, è slittato di un’ora l’inizio della seconda parte del vertice Ue, al termine del quale verranno formalmente adottate le conclusioni sulla crescita su cui Italia e Spagna avevano messo la loro riserva, caduta dopo l’intesa su meccanismo anti-spread e ricapitalizzazione diretta delle banche.

Entro la fine dell’anno, ha annunciato dopo l’intesa il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, si creerà un meccanismo di vigilanza che coinvolgerà la Bce e permetterà di ricapitalizzare le banche direttamente attraverso i fondi salva-stati, così come richiesto dalla Spagna, che nei giorni scorsi ha presentato domanda di aiuti a sostegno del suo settore bancario.

“Quando questo sarà pronto, l’Esm potrà avere la possibilità di ricapitalizzare le banche”, ha detto Van Rompuy, che parla di una “svolta” grazie alle intese raggiunte, dopo che Italia e Spagna avevano posto una riserva sull’approvazione del Patto per la crescita, condizionando il via libera ad un pacchetto complessivo di misure che comprendesse anche interventi a breve termine per stabilizzare i mercati. Tra cui il cosiddetto scudo antispread, ottenuto, secondo il presidente del Consiglio europeo, facendo un uso più “elastico” dei fondi salva-stati per “rassicurare i mercati e ottenere la stabilità sulle obbligazioni sovrane dei Paesi membri”.

Il meccanismo di vigilanza ha immediatamente trovato la precisazione della cancelliera tedesca Angela Merkel che, se da un lato ha definito “buone” le decisioni, dall’altro avverte: se un paese come Italia o Spagna deciderà di fare ricorso al meccanismo antispread la troika effettuerà la “supervisione” del rispetto delle condizioni imposte.

“Abbiamo preso decisioni importanti la scorsa notte” a Bruxelles, ha affermato Merkel, spiegando che “innanzitutto, abbiamo deciso che, se un Paese ha bisogno che i meccanismi Efsf e Esm acquistino delle obbligazioni sul mercato primario o secondario, siano applicate delle condizioni in questo modo: un rapporto nazionale dovrà essere presentato alla Commissione Ue e, su questa base, concluderemo un protocollo d’intesa in cui ci sarà un calendario”.

In seconda battuta entra in scena la troika. “La troika Ue-Fmi assicurerà in seguito la supervisione, come è sempre il caso con l’Efsf e l’Esm, in modo che le condizioni siano rispettate”, ha dettagliato la cancelliera, sottolineando che sarebbe questo “il caso se la Spagna o l’Italia, alla luce del peso dei loro interessi, facessero ricorso a tali strumenti”.

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