Tumori, “promettente studio su magnolia in terapie bionaturali”

magnolia_xin--400x300Numerose ricerche sperimentali hanno dimostrato l’esistenza in natura di erbe o piante provviste di azione anti-tumorale. “Fra queste i principi attivi della magnolia sembrano essere quelli che più di ogni altro possano incidere sulla progressione maligna”. Lo spiegano Giusy Messina e Paolo Lissoni dell’Associazione Internazionale di medicina integrata di Milano, che illustrano i risultati del loro studio nella prima Conferenza di oncologia integrata Iss-Artoi, in corso in questi giorni a Roma, all’Istituto superiore di sanità. Un incontro che punta a trovare la via per migliorare la qualità di vita e di cure dei pazienti oncologici, affiancando ai trattamenti tradizionali le ‘terapie integrate’.

E’ dimostrato che l’onochiolo, il principale principio attivo della magnolia è “in grado di inibire selettivamente l’attivazione di alcune proteinechinasi coinvolte direttamente nel processo della trasformazione neoplastica”, ricordano i ricercatori. Lo scopo del loro studio di fase II è stato quello di valutare l’effetto sulla sopravvivenza a 1 anno dell’aggiunta della magnolia nella terapia dei pazienti oncologici incurabili rispetto a quanto osservato in passato con lo schema comprendente melatonina, Aloe Arborescens e mirra. Lo studio è stato condotto su 14 pazienti (età media 56 anni) con neoplasia solida metastatica o localmente avanzata e non suscettibili di terapie mediche standard, con un’attesa di vita inferiore a 1 anno. Fra i tumori considerati: adenocarcinoma del pancreas; adenocarcinoma polmonare; adenocarcinoma del colon; adenocarcinoma dello stomaco; adenocarcinoma endometriale; carcinoma ovarico; sarcoma; glioblastoma. Metastasi a distanza erano presenti in 13 dei 14 pazienti.

 

fonte: Tumori, “promettente studio su magnolia in terapie bionaturali” – Adnkronos Cronaca.