Tris e brividi in Armenia, gli Azzurri vincono ma soffrono in campo

Tre gol, tre punti e qualche brivido di troppo. L’Italia torna dall’Armenia con il bottino pieno e compie un passo verso i Mondiali di Brasile 2014. Il successo per 3-1, con il gol di Pirlo e la doppietta giallorossa firmata De Rossi-Osvaldo, regala alla selezione del ct Prandelli benzina per la classifica, ma non cancella dubbi e problemi: per un’ora abbondante, gli azzurri soffrono contro avversari veloci e capaci di trovare spazi contro una retroguardia non impeccabile. Si fatica, nonostante una partenza lanciata e un vantaggio quasi immediato. L’Italia si fa viva già al 6′ con una punizione velenosa di Pirlo: il pallone sembra destinato all’incrocio del pali, ma Berezovsky vola e salva con un intervento prodigioso. All’8′ Maggio innesca Montolivo che, solo davanti alla porta avversaria, cerca un improbabile assist per Marchisio invece di battere a rete. Il forcing azzurro è costante e il gol arriva all’11. L’arbitro croato Strahonja, con una decisione a dir poco fiscale, assegna un rigore per un tocco di mano di Mkoyan: Pirlo non sbaglia dal dischetto, 1-0. La Nazionale di Prandelli è brillante in attacco ma incerta in difesa: quando riparte, l’Armenia trova spazi soprattutto con Mkhitaryan. Buffon non rischia granché e deve sporcarsi i guanti solo al 15′ per disinnescare una punizione centrale di Ozbiliz.

All’improvviso, complice una svista dell’arbitro, l’Armenia trova il pareggio. Maggio finisce a terra dopo un colpo alla testa nel contrasto con Monayan, l’azione prosegue e Mkhitaryan, dopo aver saltato Barzagli, insacca con un diagonale mancino: 1-1 al 28′. L’Italia incassa il colpo e fatica a riprendere in mano le redini del match. Giovinco, al 40′, sfiora l’incrocio con un destro tagliato dal limite dell’area. L’attaccante juventino prova a lasciare il segno all’inizio della ripresa ma al 51′, dopo un dribbling riuscito, non inquadra la porta da buona posizione: sinistro potente e palla oltre la traversa. La gara è equilibrata, perché l’Armenia punge quando accelera con Movsisyan che tiene in apprensione la retroguardia avversaria. Al 55′ nuovo caso da moviola: sulla punizione di Pirlo spunta ancora una mano di Mkoyan, ma stavolta il direttore di gara non se la sente di fischiare il penalty. Sul capovolgimento di fronte, ci vuole il miglior Buffon per negare la rete a Manoyan, liberato al tiro dall’indemoniato Mkhitaryan. Nel momento più complicato, l’Italia trova la forza per alzare la testa e colpire: cross teso di Pirlo, inserimento di De Rossi e incornata vincente per il 2-1 al 64′. Gli azzurri rischiano di complicarsi la vita al 75′, quando l’incerto Bonucci si fa rubare palla da Mkhitaryan: è decisivo il salvataggio di Maggio davanti a Buffon. Sarebbe il caso di chiudere i conti per evitare patemi, ma all’80’ il destro ravvicinato del neoentrato El Shaarawy viene respinto sulla linea da Arzumanyan. Poco dopo, però, nessuno può evitare il tris tricolore: Osvaldo decolla sul cross di De Rossi, 3-1 all’83’ con il gol tutto romanista confezionato dai giocatori esclusi dal tecnico giallorosso Zeman nell’ultimo turno di campionato. Gara chiusa, missione compiuta e testa alla Danimarca: martedì, a Milano, serve un altro successo.

 

fonte: Tris e brividi in Armenia, gli Azzurri vincono ma soffrono in campo – Adnkronos Sport.