SPORT – CAVANI TRASCINA IL NAPOLI AI SEDICESIMI

Aik-Napoli è tanta passione, e lo stesso Walter Mazzarri la sa lunga su questo sostantivo, e tanta tensione, in particolare tra i tifosi. Ma le minacce e le aggressioni fatte ad opera dei sostenitori svedesi non intimoriscono i partenopei che accessi dalla forte voglia di rivalsa, si stringon “a coorte” accompagnando ed irrobustendo la già maestosa marcia azzurra.
Ma tanta è la tensione anche per Edu Vargas, è questa, infatti, l’ultima chiamata, l’ultimo briciolo di fiducia sgretolatasi già da tanto tempo ormai. Serviranno estreme convinzione e motivazione, ed un pizzico di freddezza in più per concludere in bella un’ eventuale prestazione positiva.
Le squadre sono in campo, c’è il fischio. L’Aik parte subito aggressivo, ma i primi 17 minuti di partita sembrano seguire una linea di grande equilibrio tra le due compagini. Ciò delude le aspettative per la consapevolezza della portata delle stesse: il Napoli dovrebbe essere nettamente superiore.
Ma al 19° ecco il Napoli: affondo di Cavani, doppia finta, entrata in area, il tiro è deviato dal portiere. Dzemaili si trova, quindi, ad avere un faccia a faccia vincente con la palla che, non mancando di freddezza, manda in rete, firmando il vantaggio del Napoli.
Ecco poi anche l’Aik: è rabbiosa la reazione degli svedesi che trovano svariate palle gol, ma non riescono a concretizzare.
Al 25° di nuovo pericolo svedese: la progressione di Bangura che, bussando alla port di De Sanctis prova il destro, ma colpisce l’esterno della rete.
Al 28° si fa sentire Mazzarri: vorrebbe maggiori cambi di gioco, le sue direttive sono indirizzate soprattutto a Mesto, autore di poche aperture nella prima parte del match.
Il Napoli abbassa la guardia ed al 35° arriva il pareggio ad opera di Danielsson di testa, giocatore, peraltro, che si contraddistingue per le sue spiccate caratteristiche difensive.
Al 39° corner pericoloso battuto dall’Aik: Bangura la piazza nel mezzo, non la toccca nessuno.
41°: Punizione a favore dell’aik cavani la mette in corner.
45° Ammoniti rispettivamente Moro e Cavani.
46°: Straordinaria punizione di Moro, tanto determinante, finora, nei calci piazzati. La palla finisce di poco fuori sul secondo palo.
Si incomincia a sentire l’apporto qualitativo dii Edu Vargas, bravo nel gioco individuale e nel far salire la squadra, ma ci vorrà tanto di più per impressionare Napoli e Mazzarri, dopo un esordio degno di nota (tripletta all’andata) ed una discesa così poco progressiva.
Al 49° Cavani cerca l’1-1 da una posizione impossibile, intimorisce comunque il portiere svedese.
Cavani è, come sempre, onnipresente: in difesa, in fase di impostazione ed ovviamente, in maniera maggiore in fase offensiva, continuando ad intimorire l’11 svedese su tutti i fronti.
Al 59° opera una promettente progressione che sfocia in nello stroncare di una bella azione per fallo di mano.
Bella l’incursione di Gokhan Inler che mette la palla per il mezzo, non si coordina bene Cavani.
64° Subentra Zuniga a Maggio per aumentare di freschezza e velocità sulla corsia destra.
Al 65° è grande la confusione, quando Cavani sul fondo opta per un coss per il mezzo, Dzemaili serve per Vargas che la colpisce con la giusta freddezza, ma non spiazza il portiere svedese, poi ancora Dzemaili, la deviazione della difesa svedese stava, quindi, costano l’autogol.
Il 68° è il primo tocco di Zuniga, che prova la sua giocata, affonda e crossa in mezzo, c’è Cavani che, pur coordinandosi bene, non la spunta.
Al 70° avanza il pericolo svedese: è sempre lui, sempre Bangura, che stordisce le linee difensive del Napoli, poi va giù. L’arbitro fa seguire.
Arriva Hamsik, che entra al 72° in sostituzione a Dzemaili: Mazzarri dà un taglio più offensivo al suo undici che ha bisogno, assolutamente, di concretizzare.
74° Pericolo azzurro con Zuniga che progredisce verso l’area e prova il tiro. La palla finisce alta sulla traversa.
Interessante il duello Kari Kari-Zuniga fin dal primo minuto dell’entrata del secondo.
Ancora Bangura al 77° a minacciare De Sanctis che non tocca la traiettoria. La palla è fuori di poco.
84°: Inesistente espulsione di Salvatore Aronica a causa di un intervento irregolare, senza dubbio, ma non da rosso. Quest’inferiorità numerica influenzerà molto gli ultimi minuti che già si prospettavano come abbastanza sofferti.
Cavani si sposta posizionandosi da centravanti, si dovrà tener duro negli ultimi 4 minuti più recupero con un uomo in meno.
Nel frattempo la notizia del vantaggio del Dnipro sul PSV, prossimo avversario degli azzurri ed ultimo nella classifica del gruppo F, tranquillizza Walter Mazzarri.
90°: Importantissimo il calcio di rigore guadagnato da Cavani. E’ il gol della qualificazione, è la fine, ed ovviamente il matador sigilla la partita.
Il Napoli vince, come sempre decide Edinson Cavani, buona anche la prestazione di Edu Vargas, che permette, con il suo importante recuero, al matador di procurarsi il rigore della vittoria.
Bella la ripresa del Napoli in extremis, c’è entusiasmo, c’è, di nuovo, il Napoli che ci aveva abituati a sognare e a danzare con le stelle, in Europa.

Lorenza Anceschi