SPORT – ADDIO CARLETTO IULIANO

Ieri l’altro si è spento uno dei più grandi giornalisti che Napoli abbia mai conosciuto: Carlo Iuliano.
Un male improvviso, a soli 71 anni, se l’è portato via ; lascia sua moglie Anna, compagna di una vita, e le figlie Milena e Raffaella. Carlo Iuliano è sempre stato, e continuerà ad esserlo, l’esempio per giovani giornalisti col sogno di seguire il Napoli; questo sogno lo aveva anche Carlo e, con la caparbietà che lo contraddistingueva, ci è riuscito tanto che, per 30 anni, è stato l’addetto stampa del Napoli di Maradona, di Careca e di Bruno Giordano.
Quel Napoli di grande stile ma difficile da gestire, mediaticamente parlando, ma lui, assieme a Corrado Ferlaino, il presidente che mai lo ha abbandonato, è riuscito a sedare gli animi di un ambiente sempre caldo.
Se è vero che il calcio è anche fatto da chi scrive, è doveroso allora dire che, con Carlo Iuliano, se ne va un grande pezzo di storia azzurra.<br> Tutti gli volevano bene: il finto burbero, così lo chiamavano; una persona che non si perdeva in chiacchiere di troppo, che non ti elogiava giusto per farlo, no lui era un uomo serio che si portava una corazza in giro perché bisogna essere dei duri per gestire la comunicazione di un club come quello di Napoli, specie se in squadra avevi uno come Diego Armando Maradona.
Parole di cordoglio, alla notizia della sua scomparsa, sono apparse sul web sin dalle prime ore del mattino: tutti i giornalisti campani, di carta stampata o tv, attraverso televisioni e radio locali, hanno espresso il loro cordoglio, raccontando un aneddoto su di lui perché, il modo migliore di ricordarlo, è con un sorriso perché lui così avrebbe preferito.
Ieri mattina si sono svolti i funerali al Vomero e tutti si sono recati nella Chiesa di San Vincenzo Pallotti tra parenti, amici e tifosi per dare l’ultimo saluto ad un uomo che è stato l’addetto stampa dei due scudetti.
Un lungo applauso, al termine della cerimonia, e poi il silenzio: così è finito il funerale. Presenti alla cerimonia Luciano Moggi, Antonio Juliano, Canè e tutti gli amici giornalisti che hanno, da sempre, avuto stima nei suoi confronti: una stima non solo professionale ma anche per l’uomo che era. <br< A rappresentare la SSC Napoli, che ha ricordato Iuliano in una nota sul sito ufficiale e in un’intervista del Presidente De Laurentiis, l’attuale addetto stampa Guido Baldari: la squadra, che avrebbe voluto partecipare, era però in viaggio per Roma in vista della sfida di domani sera dell’Olimpico contro la Lazio.
Lui era rimasto affezionato alla società perché, prima di essere la voce della della SSC Napoli, lui era tifoso del Napoli; proprio in una recente intervista aveva dichiarato che questo era l’anno buono per quella cosa che a Napoli manca da ben 23 anni, quella cosa che lui visto coi suoi occhi, vissuto da vicino come un qualsiasi giornalista napoletano sogna.

Tribuna del San Paolo – Domani i ragazzi di Walter Mazzarri dovrebbero giocare col lutto al braccio in segno di rispetto per Carlo e, il direttore di ANSA Mario Zaccaria, d’accordo con molti altri giornalisti, hanno inviato una lettera al comune con la proposta di intitolare la tribuna stampa dello stadio San Paolo Carlo Iuliano, tributo doveroso che l’Assessore Pina Tommasielli ha concesso: è di fatti oggi intervenuta a Radio Gol per assicurare che la richiesta è stata accolta e che tutti stanno lavorando in quella direzione, per soddisfare una richiesta non solo di chi ha lavorato con lui,ma di tutti i tifosi.
Carlo Iuliano era l’orgoglio del Napoli e lo testimonia l’affetto della gente che, a distanza di anni, non lo ha mai dimenticato: il suo stile inconfondibile, senza nulla togliere a Baldari e Lombardo, è una cosa che al giorno d’oggi in pochi hanno e a tutti pare doveroso premiare, tributare e omaggiare quest’uomo affinchè il ricordo rimanga sempre vivo.

L’ultimo desiderio – Domani il Napoli giocherà a Roma contro la Lazio, in una sfida dall’alta importanza in chiave futuro: dai Napoli vinci anche e soprattutto per Carlo, fa che la sua profezia si realizzi “A marzo festeggeremo il terzo scudetto”, esaudisci il suo ultimo desiderio.

Marisa de Gaetano