Rivolta contro Squillogame, il gioco per aspiranti sfruttatori di prostitute

 Un gioco di carte dedicato allo sfruttamento della prostituzione e acquistabile online per 15 euro sul sito Squillogame.com. Vince l’aspirante ‘protettore’ che fa più punti. E’ l’ultima trovata di Manuel Cuni, in arte Immanuel Casto, musicista autodefinitosi ‘principe del porn groove’. Trovata lanciata appena due giorni fa sul web con un video che è gia’ tra i più cliccati.

Provocazione o iniziativa imprenditoriale, il giudizio delle associazioni a tutela dei diritti delle donne è durissimo. Interpellate dall’Adnkronos, tutte ritengono il gioco “uno scempio”, “sconcertante e diseducativo”, qualcuno chiede di verificare la presenza del reato di induzione allo sfruttamento della prostituzione, e in molti auspicano un intervento per bloccare la vendita sul web.

L’autore non è nuovo alle provocazioni: nel 2008 cantava brani dai titoli a dir poco osé e nel 2010 scriveva tesi di questo tenore: “Ho 25 anni e faccio la escort. Voglio andare alle feste in Sardegna. Voglio farmi una pista a Sankt Moritz”. “E’ una cosa oscena”, tuona all’Adnkronos Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa. Secondo Moscatelli, la Polizia postale “avrebbe dovuto individuare subito il gioco e agire di conseguenza. Chiedo – aggiunge – al ministro Annamaria Cancellieri di vigilare e prepare una task force che elimini questo scempio”.

Intanto per pochi euro, con Paypal, tutti possono acquistare queste carte con contenuti e disegni irriferibili, che evocano violenze e stupri di gruppo. La posta in gioco è poi diretta alla ‘vendita di organi’, perché al peggio non c’è mai fine. Sul sito, un avviso riferisce che è già sold out: “Pensiamo ai minori, se i genitori non hanno messo i filtri alla navigazione – prosegue Moscatelli – anche i bambini lo possono vedere”. Secondo la presidente, non è la prima volta che succede e “il Paese non sta facendo nulla per la cultura del rispetto delle donne”.

“Siamo sconcertati e inorriditi”, le fa eco Roberto Gerali, in prima linea come responsabile nazionale della lotta allo sfruttamento della prostituzione per la Comunità Papa Giovanni XXIII. “Non siamo avvocati, ma – sottolinea – in questo gioco si può ravvisare anche il reato di induzione allo sfruttamento della prostituzione. Le Forze dell’Ordine dovrebbero intervenire”. Gerali paventa poi il rischio che i messaggi sbagliati di ‘Squillogame’ alimentino confusione nei ragazzi e nei soggetti più deboli. Capacità mangeriali, denaro e sesso: questi i simboli che emergono dalla presentazione del gioco di carte per chi avvocato è davvero, ossia Antonella Anselmo, membro del comitato promotore nazionale di ‘Se non ora quando’. “Ho dei dubbi sulla rilevanza penale, è un gioco astratto. E’ l’aspetto culturale che è gravissimo“. Per Anselmo, se anche ci fosse una parvenza di denuncia sociale nella presentazione, “che rispecchia in parte la realtà di questi tempi”, rimangono le carte, con i loro messaggi sprezzanti “che ci hanno lasciato allibiti”.

La stessa Pia Covre, portavoce del Comitato per i diritti civili delle prostitute, non nasconde il suo fastidio, defindendo il gioco “una trovata pessima e diseducativa”. “Ci sono – spiega – prostitute che muoiono per colpa dei loro protettori. Il problema è che si tratta di persone che pensano di essere creative”, aggiunge Covre riferendosi al musicista. Ma Immanuel Casto, con 27mila sostenitori su Facebook e oltre 2mila follower su Twitter, sembra non curarsi affatto delle eventuali polemiche. Il video del gioco è tra i più ‘cliccati su Youtube e condivisi su Facebook, e lui stesso nella presentazione, ambientata in una bisca, risponde da solo a possibili perplessità: “Sono biondo e ho un corpo perfetto ma questo mi da forse il diritto di ridicolizzare tematiche così drammatiche? Sì”.

 

fonte: Rivolta contro Squillogame, il gioco per aspiranti sfruttatori di prostitute – Adnkronos Cronaca.