Papa Francesco: ”Il mondo si è spento e non solleva più lo sguardo verso Dio”

papa_udienzagenerale--400x300Udienza generale in una piazza San Pietro gremitissima. Ci sono i vescovi della Toscana, scolaresche da tutta Italia, associazioni di varie parti del mondo. In piazza c’è anche il club atletico San Lorenzo de Almagro, la squadra del cuore di Papa Bergoglio. Il Pontefice fa varie volte il giro della piazza sulla jeep e, come sempre, lungo il tragitto gli vengono passati i bambini e lui li bacia affettuosamente, li accarezza. C’è un bimbo sconsolato che comincia a piangere e il Papa, con gesto paterno, gli mette il ciuccio. Un altro bambino gli dà un’immagine della Madonna. Con i suoi gesti il Papa abbraccia tutta la piazza e saluta con il pollice alzato.

Poi l’udienza. ”Dio è la nostra forza, la nostra speranza. La speranza di Dio non delude mai” sono le parole della catechesi tenuta dal Papa che non si stanca di chiedere di mostrare ”la gioia di essere figli di Dio che è quella che ci salva dalla schiavitù del male”. Un ”servizio” che ci viene ancora più richiesto davanti ad un ”mondo che si è spento e che non riesce più a sollevare lo sguardo verso Dio”.

In Dio, dunque le nostre speranze non vanno mai deluse. ”Dio ci perdona – dice il Papa – ci ama anche quando sbagliamo. Se anche una madre si dimenticasse del figlio, Dio non si dimentica mai di noi”. Ebbene, esorta Francesco, ”questa relazione filiale con Dio deve crescere e deve essere alimentata ogni giorno. Noi possiamo vivere da figli e questa è la nostra dignità”. Certo, riconosce il Papa, ”la tentazione di lasciare Dio da parte per mettere al centro noi stessi è sempre alle porte ma è solo comportandoci da figli di Dio, sentendoci amati che la nostra vita sarà nuova”.

Dio ”è un papà per noi” e la ”relazione filiale con Dio non è un tesoro che conserviamo in un angolo della nostra vita ma deve crescere, deve essere alimentata con la preghiera, la partecipazione ai sacramenti e la carità – sottolinea Bergoglio – Comportarci come veri figli vuol dire che ogni giorno dobbiamo lasciare che Cristo ci trasformi e ci renda come lui. Significa cercare di seguirlo anche se vediamo i nostri limiti e le nostre debolezze”.

Poi la preghiera per le vittime del terremoto in Iran.

Francesco, al termine dell’udienza generale, dopo aver salutato i pellegrini andando a piedi alle transenne fa per risalire sulla jeep. Ma subito dopo ridiscende per salutare e abbracciare i tanti malati e disabili che hanno assistito all’udienza del mercoledì. Per ciascuno di loro il Papa offre una carezza, un abbraccio, un incoraggiamento.

 

fonte: Papa Francesco: ”Il mondo si è spento e non solleva più lo sguardo verso Dio” – Adnkronos Cronaca.