Nel marzo 2012 gli emissari di Cosa nostra si presentarono da lui per chiedere la classica “messa a posto”. Chiedevano duemila euro a Natale e altri duemila euro a Pasqua. “…significa la pace – dicevano gli esattori del pizzo – la pace significa la pace assoluta… e ti levi questo pensiero…”. E dopo l’ennesima intimidazione ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri che dopo quasi un anno di indagini hanno arrestato i quattro esattori del pizzo.
“Mettiti a posto, un fare u sbirru picchi ti finisci mali”, ossia: ‘Mettiti a posto, non fare il poliziotto perche’ altrimenti finisce male”. Ecco come Cosa nostra minacciava l’imprenditore. L’inchiesta, che ha portato all’arresto di quattro persone, e’ coordinata dal Procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai pm Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli.
”Non e’ stata una scelta facile denunciare i miei estorsori, avevo e continuo ad avere paura, ma non e’ esitato un solo momento perche’ credo nella legalita’ e nella magistratura”. Lo ha detto all’Adnkronos lo chef Natale Giunta, famoso per le sue apparizioni a ‘La prova del cuoco’ su Raiuno, che ha deciso di denunciare gli esattori del ‘pizzo’ che si erano presentati da lui a Palermo. Dalla sua denuncia, che risale ad un anno fa, sono partite le indagini dei carabinieri del Reparto operativo che oggi hanno portato all’arresto di 4 persone.
Ancora scosso per quello che e’ successo, Natale Giunta racconta la prima ‘visita’ degli esattori del pizzo nella sua azienda: ”Sono venuti da me con un atteggiamento intimidatorio, per niente gentili -racconta- e mi hanno chiesto la cosiddetta ‘messa a posto’. Io non ho esitato per un solo momento e ho deciso di denunciarli”.
Natale Giunta, che non e’ solo proprietario di ristoranti ma si occupa anche di un importante servizio di catering per matrimoni e istituzioni, lancia quindi un appello ai commercianti e agli imprenditori che hanno paura di denunciare i loro estorsori: ”Se ognuno di noi denunciasse gli esattori del pizzo, riusciremmo ad estirpare questo cancro che e’ la mafia. Non devono essere solo denunce sporadiche”.
Da quando Natale Giunta ha denunciato i suoi estorsori, vive sotto vigilanza. Non e’ una vera e propria scorta ma una tutela a distanza. ”Ho paura -confessa- ma sono un imprenditore sano e onesto e non voglio che la mafia abbia il sopravvento”. Gli esattori del pizzo, l’anno scorso, dopo essersi presentati una prima volta sono tornati con fare minaccioso. E per due volte hanno danneggiato il suo locale. Nell’ultimo episodio hanno collocato una tanica di benzina, piena di liquido infiammabile, all’ingresso del locale.
fonte: Noto chef e ristoratore denuncia i suoi estorsori, quattro arresti a Palermo – Adnkronos Sicilia.