Noce Perzeca – Questioni di galateo

Buonasera a tutti! Non starò qui a tediarvi con la leggenda di Halloween. Non ci interessa. Abbiamo a che fare con gente spaventosa praticamente tutti i giorni, non mi pare che una mascherina faccia la differenza. Comunque.
Il galateo, questo sconosciuto. Non è che voglia fare di tutt’erba un fascio ma bisogna dire che, dopo un’attenta riflessione con un’amica, recentemente, abbiamo sentenziato che non esiste più, o meglio, è quasi azzerata, la necessità di presentarsi e di relazionarsi ad una signora (“signorina, prego!”) in maniera adeguata. Una prova tangibile è il fatto che stasera, mentre aspettavo il mio autobus, un uomo abbastanza vintage mi ha chiesto se avessi voluto bere con lui una sambuca…Oddio, era chiaramente un nonnino ubriacone ma il modo garbato con cui me l’ha chiesto l’ha fatto apparire ai miei occhi davvero un evento straordinario e degno di menzione.
Siamo ragazze emancipate e un po’ ce la siamo cercata, ok. Però tutta una serie di cose, che non si riducono, badate bene, al farsi pagare da bere, (quello possiamo tranquillamente farlo noi anche per il nostro cavaliere!) sono diventate davvero fuori moda.
Passare a prendere una ragazza e aspettarla fuori dall’auto, per esempio.
Riaccompagnarla a casa e salutarla tenendo le mani a posto, per esempio.
Mandarle un sms per ringraziarla del tempo trascorso in compagnia, per esempio.
Sono inezie, gesti semplici a cui, personalmente, do molto credito.
Hanno un valore. Perchè le donne, tutte, ce l’hanno. Poi ci stanno pure le stronze, ok. Ma qui è di educazione che stiamo parlando.
Ci sono anche circostanze più intime, relative, per esempio, alla visione del sesso e alla contraccezione. Ai comportamenti da assumere o meno tra le lenzuola.
Ma questa è un’altra storia e ne parleremo prestissimo su questi schermi!
Continuate a seguirmi e vi abbraccio tutti.
Noce Perzeca.