NAPOLI – QUANDO LO SPORT E LA SOLIDARIETÀ VANNO A BRACCETTO

A Portici la giovane scuola calcio della società dell’A.S.D. Atletico Portici 2009 ha messo a segno un altro importante progetto extra sportivo.
Tutto è nato dalla prima iniziativa, “Il sorriso di un bambino“, organizzata nell’avvicinarsi dello scorso Natale, grazie alla quale una delegazione delle mamme dei giovani calciatori tesserati si è potuta recare all’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon a Napoli per consegnare alcuni regali raccolti dagli stessi genitori destinati ai fanciulli lì ricoverati e costretti a trascorrere le feste natalizie lontani dalle loro case. Questo primo contatto ha “svegliato” un sentimento di disponibilità e collaborazione che a molti non era così noto. E per questo motivo, guidati dal responsabile dell’intero settore giovanile, Ciro Sforza, si è pensato di andare oltre.
Grazie alla brillante idea di Luigi Vesce, uno degli allenatori della neonata società giovanile, che approfittando dell’ ottimo rapporto di amicizia con il Dr. Giovanni Iannoni, Presidente dell’ Associazione GECO Onlus www.gecodonatori.it, si è pensato di costituire un gruppo di donatori di sangue da destinare ai bambini dello stesso ospedale, vista la sempre più grossa richiesta di questo bene prezioso affinché siano possibili trasfusioni per chi ne ha bisogno.
E così dopo aver costituito il primo gruppo di dieci persone, lo scorso lunedì 4 febbraio un unico gruppo di genitori e tecnici della Scuola Calcio Atletico Portici si sono recati presso la struttura in via Posillipo, con infinito entusiasmo ma anche con un pizzico di paura per quello che aspettava loro essendo alla prima esperienza in donazione. <br>

Ai nostri microfoni direttamente la voce di Ciro Sforza: “In verità tutto è nato dal giorno della consegna dei regali, lì ho capito che oltre a regalare un sorriso bisognava fare qualcosa di più concreto e con la donazione di sangue dell’altro giorno abbiamo aperto un ciclo che spero duri nel tempo e coinvolga anche altre persone. Forse non saremo noi a vedere direttamente il sorriso dei bimbi quando riceveranno il sangue ma sicuramente stiamo donando loro più di un sorriso. Non credevo che questa iniziativa potesse coinvolgermi personalmente in questo modo: sicuramente sto ricevendo più di quanto sto dando”.

Dello stesso avviso Crescenzo Maiello, uno dei suoi più fidati collaboratori che ha tenuto ad evidenziare anche lo stato di serenità e di felicità per un gesto tanto semplice quanto importante.

Presente al Santobono anche Giovanni Sollo che si è impegnato personalmente a continuare con costanza il proprio impegno come donatore nonché di trovare i modi e le forme per coinvolgere anche altre persone per poter dare una contributo ancora maggiore.

Diamo infine spazio all’ideatore di questa iniziativa, Luigi Vesce: il mio impegno nel sociale nasce da lontano. Sono cresciuto nella parrocchia francescana di Sant’Antonio in Portici dove ho tentato di capire, nei miei limiti, come è possibile aiutare chi è più sfortunato di noi. Pertanto, forte di altre esperienze di volontariato sul territorio porticese con la onlus francescana “La Cetra Angelica“ di cui faccio parte, ho pensato di proporre anche ai cari amici dell’Atletico Portici questa iniziativa. Il prossimo passo, se i miei amici come spero mi continueranno a dare una mano, sarà quella di poter trovare gli spazi per poter effettuare la raccolta del sangue per il Santobono direttamente sul territorio porticese in modo da poter dare a questi bambini una mano ancora più grande.

Ed è proprio con questi esempi che si dovrebbe diffondere il vero significato dello sport: così che la scuola calcio diventa anche scuola di vita e offre ai giovani il calcio non solo come sport ma soprattutto come “valore”.

a cura di Ciro Pili