Monti contro lo Statuto dei lavoratori. Camusso: ”Non ha idee per la crescita”

“Certe disposizioni dello Statuto dei lavoratori, ispirate dall’intento molto nobile di proteggere la parte più debole, il lavoratore, hanno contribuito a determinare un insufficiente creazione di posti di lavoro”. E’ l’affondo del presidente del Consiglio, Mario Monti contro lo Statuto dei lavoratori, nel corso di un convegno organizzato dall’Università di Roma Tre.

Il premier, sollecitato da Gianfranco Pasquino, ha inserito la sua considerazione in un discorso piu’ generale riferito alle politiche economiche del passato ed in particolare a “certe disposizioni, giustamente, tese a tutelare le parti deboli nei rapporti economici” che “hanno finito, impattando nel gioco del mercato, per danneggiare le stesse parti che intendevano favorire”.

Nel corso del suo intervento Monti è tornato a difendere la scelta dell’euro da parte dell’Italia, puntualizzando che senza la moneta unica i prezzi nel nostro Paese ”sarebbero stati molto più alti”, e ha attaccato coloro che da un po’ di tempo usano la terminologia ”governo dei banchieri”.

”Inviterei coloro che coltivano questa suggestiva caccia alle streghe – ha affermato il premier – a guardare ai provvedimenti presi da questo governo dei banchieri, come loro lo chiamano: ha preso per la prima volta il provvedimento che impedisce la possibilità per i consiglieri di amministrazione di banche e di compagnie di assicurazione di sedere nel Consiglio di amministrazione di banche e compagnie di assicurazione concorrenti”.

A questo proposito Monti cita il giudizio dato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha definito il provvedimento in questione ”forte e coraggioso”, aggiungendo che potrebbe essere utile introdurlo nella ”struttura spesso opaca del sistema bancario e finanziario tedesco”.

L’affondo di Monti alla Statuto dei lavoratori non è piaciuto al numero uno della Cgil. “Penso che sia esattamente la dimostrazione che questo governo non ha un’idea di cosa fare per la crescita e lo sviluppo del Paese”, ha commentato Susanna Camusso. “Pare che abbia esaurito qualunque spinta propulsiva è la ripetizione di un film che abbiamo gia’ visto – ha spiegato il segretario della Cgil – Si conferma che non c’e’ un’idea del Governo su come affrontare i temi della crescita e dello sviluppo in Italia. Si continua a riproporre ricette che hanno gia’ dimostrato fallimentarita’ oppure si butta la palla in un altro campo come hanno fatto sulle questioni della produttivita’”.

Quanto dichiarato da Monti, sottolinea, “non è niente di nuovo, abbiamo passato cinque mesi a discutere di questo tra Palazzo Chigi e il Ministero e mi pare che tutto il mondo, compreso quello delle imprese, abbia dimostrato che quello non era il problema. Non vorrei che qualcuno si reinventasse che siccome non c’e’ un’idea su nulla ci reinventiamo una logica contro i lavoratori. Mi pare che abbiamo gia’ fatto abbastanza contro il lavoratori”.

In sintesi si tratta di dichiarazioni che rappresentano “il peggiore liberismo, cioe’ quello che ha teorizzato che la diseguaglianza abbia fatto crescere il mondo. Sono quattro anni che il mondo non sa uscire dalla crisi determinata esattamente da quella logica li'”.

fonte: Monti contro lo Statuto dei lavoratori. Camusso: ”Non ha idee per la crescita” – Adnkronos Politica.