Di certo, avverte Renato Schifani prima dalle colonne del Messaggero e poi in una serie di dichiarazioni, una condanna del Cavaliere “non potrebbe non avere ripercussioni sulla tenuta della coalizione” e “riflessi sul governo”. Con Berlusconi e Alfano “non ne abbiamo mai discusso – spiega il presidente dei senatori Pdl – perché rifiutiamo in radice l’ipotesi di condanna”, ma di fronte ad un “epilogo finale che vedesse Berlusconi condannato e interdetto dai pubblici uffici il quadro cambierebbe”. Per Schifani è evidente che una eventuale condanna giudiziaria ”decapiterebbe” il Pdl e a quel punto ”si porrebbero grandissimi interrogativi sulla nostra permanenza al governo”. Sulla stessa linea il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi secondo il quale ”è difficile che un partito reso acefalo possa continuare la sua esperienza di Governo”. Alle 16, intanto, il Pdl riunirà l’ufficio di presidenza a palazzo Grazioli.
Fibrillazioni che al momento non sembrano preoccupare molti dei ministri del governo Letta. Da Moavero alla Bonino tutti ad assicurare che la tenuta del ”governo non è a rischio”. Anche se, aggiunge il ministro degli Esteri, ”le fibrillazioni non sono mai un buon biglietto da visita in Europa”. ”Secondo me il governo non è affatto a rischio”, afferma Enzo Moavero Milanesi ministro agli Affari europei. ”Io penso che i segnali politici espliciti siano tutti nel senso di garantire stabilità – ha continuato il ministro- tra l’altro la validità del governo sta nella prospettiva dell’Europa”.