Lombardia, arrestato assessore

 L’assessore regionale lombardo alla Casa Domenico Zambetti (Pdl) è statoarrestato questa mattina dai carabinieri. Le accuse per lui sono voto di scambio, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.

Zambetti, stando agli inquirenti, non solo avrebbe pagato in più tranche200.000 euro per aggiudicarsi 4.500 voti circa nel corso delle ultime elezioni regionali, ma si sarebbe reso disponibile a più favori, come l’assunzione all’Aler della figlia di uno dei referenti della ‘ndrangheta in Lombardia, Eugenio Costantino (arrestato questa mattina, ndr).

L’assessore regionale ha inoltre subito veri e propri ricatti da parte delle cosche a cui si era rivolto per avere voti. In particolare è stato Eugenio Costantino (arrestato, ndr) ad esternare con Zambetti ”a più riprese, proprio per convincere quest’ultimo a mantenere gli impegni assunti (soldi e favori, ndr) la sua intenzione di usare come armi di ricatto verso l’esponente politico foto compromettenti scattate appositamente, che lo ritraevano in atteggiamenti confidenziali con Giuseppe D’Agostino”,esponente di spicco del clan ‘Morabito-Bruzzaniti-Palamara’, e ”cassette che contenevano la registrazione di alcuni incontri tra Costantino, D’Agostino e Zambetti”. E’ quanto si legge in uno dei passagi dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Alessandro Santangelo.

Tra gli altri particolari emerge che Giuseppe D’Agostino si presentò all’assesore Zambetti qualificandosi come protavoce della ‘ndrangheta.

Insieme all’assessore è stato arrestato Ambrogio Crespi, fratello dell’ex sondaggista Luigi Crespi. Secondo l’accusa, avrebbe tenuto contatti con la malavita per garantire all’assessore voti di scambio. “Sono sicuro dell’innocenza di mio fratello e del fatto che non si possano trovare prove alle cose che non sono avvenute – sostiene il blogger Luigi Crespi – affronto serenamente, stando al fianco della moglie di mio fratello e di suo figlio di pochi mesi, questo che io reputo essere quantomeno un equivoco, un errore, una decisione affrettata”.

In totale sono una ventina le persone arrestate dai carabinieri di Milano nell’ambito dell’inchiesta. Tra di loro anche un chirurgo che a Rho, in provincia di Milano, si è rivolto alla ‘ndrangheta per avere voti.

Delle persone arrestate la maggior parte sono state tradotte in carcere e due agli arresti domiciliari. Presso l’abitazione di una degli arrestati i carabinieri hanno scoperto un bunker. Dietro uno specchio, i militari hanno trovato una porta che portava su un cunicolo. Si tratta del secondo bunker trovato nell’arco di poco tempo nel territorio lombardo. Un particolare ‘grave’ per gli inquirenti, secondo i quali la scoperta dimostra come la ‘ndrangheta sia ben strutturata e organizzata sul territorio lombardo.

 

FONTE: Lombardia, arrestato assessore – Adnkronos Cronaca.