Nell’ambito dell’operazione i circa 300 carabinieri del Nas e dei Comandi Provinciali, hanno eseguito, in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria, Campania e Puglia, 86 perquisizioni locali e personali. Le indagini, avviate nel maggio 2012, hanno consentito di accertare che il presidente, 2 dipendenti di un consorzio di allevatori della provincia di Udine ed una consulente esterna ritiravano latte dagli imprenditori agricoli associati (di cui alcuni certificati per la produzione di formaggio ‘Montasio Dop’), lo miscelava e lo destinavano alla preparazione dell’alimento tutelato, violando cosi’ il disciplinare che garantisce al consumatore le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche del prodotto.
E’ inoltre emerso che 17 allevatori, denunciati, e i responsabili del consorzio, nonostante fossero a conoscenza della contaminazione da aflatossine (sostanze notevolmente cancerogene) di diverse partite di latte, le diluivano con prodotto non contaminato rendendolo idoneo ai controlli analitici effettuati dagli acquirenti.
L’illecito veniva favorito dalla complicita’ di un laboratorio di analisi della provincia di Udine (due responsabili sono tra le persone tratte in arresto) che, quando dalle analisi eseguite per conto del consorzio emergeva la presenza di tossine in quantita’ superiore a quella consentita, alterava i referti ed il latte risultava sempre e comunque idoneo per la commercializzazione.
Infine, e’ stato accertato che due autisti che operavano per il consorzio sottraevano, ad ogni consegna, alcuni quintali di latte ristabilendone poi il peso originario mediante l’aggiunta di acqua. Uno degli indagati, colpito da misura cautelare agli arresti domiciliari, e’ tutt’ora in fase di rintraccio.