Si tratta di eventi che gli esperti definiscono di “mortalità anomala” e che vengono attribuiti anche all’inquinamento del mare e alla scarsità di cibo. Oltre all’incidenza del ‘morbillivirus’, “le stenelle, quasi tutte giovani di età inferiore ai 20 anni, sono morte per una serie di concause – spiega Sandro Mazzariol coordinatore Cert e ricercatore dell’università di Padova – scarsità di cibo, pesca intensiva, inquinamento che riduce le difese immunitarie dei cetacei”. Insomma il mare è malato, e la colpa è dell’uomo.
“Molte delle sostanze che arrivano nel mare dall’ambiente si accumulano nell’organismo di questi animali, impedendo così un’adeguata risposta del sistema immunitario – spiega all’Adnkronos Mazzariol – Si tratta di sostanze già bandite da qualche anno, eppure ancora presenti in dosi massicce. Questo lascia supporre che, nonostante il divieto, vengano ancora utilizzate. Ad esempio l’insetticida, Ddt, che viene usato contro la malaria, potrebbe arrivare dall’Asia o dall’Africa con le correnti marine”.
fonte: Il morbillo uccide i delfini, oltre cento morti sulle coste tirreniche – Adnkronos Cronaca.