I bambini sperano in Santa Claus: ”C’è la crisi, aiuta papà”

 In tempi di crisi i più piccoli si affidano a Santa Claus. Anche quest’anno i ‘postini di Babbo Natale’ di Poste Italiane sono al lavoro per raccogliere le migliaia di letterine scritte e indirizzate al vecchietto dalla lunga barba bianca.

Ed è a lui, si scopre sfogliandone un po’, che i bambini guardano per esprimere desideri che spesso ai propri genitori non possono più chiedere di esaudire: regali, più o meno costosi, ma anche un po’ di speranza, per loro e per i loro cari. E’ il caso di una bimba che dice di scrivere da parte del papà, perché, spiega, ”credo che abbia avuto un anno difficile” e ”qualsiasi cosa tu voglia portargli a lui andrà bene”.

Solo lo scorso anno di letterine ne sono state spedite 100mila. Con tanto di disegni e decorazioni. E quest’anno, per incentivare una tradizione intrapresa ormai più di dieci anni fa, Poste ha anche lanciato anche un sito interattivo (www.poste.it/letterinedibabbonatale) dove i bambini, attraverso un gioco che consiste nella ricerca del cappello di Babbo Natale, alla fine del percorso troveranno una busta con l’indirizzo a cui inviare le lettere per Santa Claus.

Dal braccialetto dell’eroe dei fumetti di turno alle palline rimbalzanti, dall’astuccio nuovo alle bambole, dalle scarpe da ginnastica alla consolle di videogiochi: tutto quello che non possono chiedere ai genitori, i bambini lo chiedono a Santa Claus. Richieste che non si limitano alle sole cose materiali, ma che esprimono anche sogni e auspici per la propria famiglia.

“Caro Babbo Natale siamo due sorelle di nome Rebecca e Carlotta – si legge in una letterina – a noi ci ha detto la nostra mamma che fate piccoli doni e perciò vi chiediamo solamente due cose: io vorrei un astuccio nuovo (come capita capita) e Carlotta vorrebbe una bambolina… grazie tanto!”.

E se c’è chi si accontenta anche solo di un nuovo astuccio per la scuola, c’è chi invece fa una lunga lista di richieste. “Scarpe da ginnastica, Nintendo, gioco da tavola, macchina carabinieri/polizia, macchina dell’uomo ragno, maschera dell’uomo ragno, spada samurai”.

“Caro Babbo Natale – scrive un altro bambino – vorrei avere delle palline rimbalzanti della stessa forma ma di vari colori. Ne vorrei 10”.

“Io quest’anno di giochi vorrei per favore solo due cose – scrive Riccardo – La prima è un libro di ‘Focus Junior’ e si intitola Come vivremo nel 2050. La seconda è invece un videogioco per l’Ipad”.

“Caro Babbo Natale voglio il braccialetto di Ben Ten – scrive un bambino – Sei molto gentile, grazie tanto!”.

Qualcuno si fa portavoce delle istanze dei più grandi in difficoltà. Come una bambina che dice di scrivere “da parte del mio papà, perché credo che abbia avuto un anno difficile. Qualsiasi cosa tu voglia portargli a lui andrà bene perché non chiede mai niente per sé e se lo merita”.

E poi c’è chi come Sara invece rinuncerebbe a qualunque cosa materiale pur di avere una sorellina o un fratellino con cui giocare. “Caro Babbo Natale – scrive – vorrei tanto un fratellino o una sorellina, ti prometto che studierò e che sarò un angelino. Ti supplico, non portarmi il resto dei regali che voleva ma ti prego fa che la mia mamma sia in gravidanza”.

Tutti i desideri e le speranze affidati a scritti di carta vengono recuperati, raccolti e letti dai ‘postini di Babbo Natale’. Saranno proprio loro a recapitare a tutti i bambini la risposta del vecchieto dall’inconfondibile costume rosso e dalla lunga barba bianca, accompagnandola con un piccolo dono.

 

 

fonte: I bambini sperano in Santa Claus: ”C’è la crisi, aiuta papà” – Adnkronos Cronaca.