La Cassazione inoltre mette in evidenza come l’irruzione nella scuola Diaz sia stata caratterizzata da una “mancata indicazione per via gerarchica di ordini a cui attenersi” tanto che “c’era una sorta di carta bianca nell’uso della forza connaturato all’esecuzione dell’operazione”.
La Cassazione descrive cosi’ l’inusitata violenza all’interno della scuola Diaz durante il G8: “L’assoluta gravita’ sta nel fatto che le violenze, generalizzate in tutti gli ambienti della scuola, si sono scatenate contropersone all’evidenza inermi, alcune dormienti, altre gia’ in atteggiamento di sottomissione con le mani alzate e, spesso, con la loro posizione seduta, in manifesta attesa di disposizioni, cosi’ da potersi dire che si era trattato di violenza non giustificata e punitiva, vendicativa e diretta all’umiliazione e alla sofferenza fisica e mentale delle vittime”. In una parola, la Cassazione dice che alla Diaz gli operatori di polizia hanno dato vita ad un “puro esercizio di violenza”.
Secondo la Cassazione e’ pienamente condivisibile il giudizio espresso dalla Corte d’Appello di Genova quando, nel 2010, ha bollato l’attivita’ della polizia come “condotta cinica e sadica, in nulla provocata dagli occupanti la scuola, tanto che il comandante del VII nucleo Fournier ha, con acrobazia verbale tanto spudorata quanto risibile, dapprima parlato di ‘colluttazioni unilaterali’, per poi finire con l’ammettere la reale entita’ dei fatti, per descrivere i quali ha usato la significativa e fotografica espressione ‘macelleria messicana’”.
fonte: G8, ”alla Diaz un massacro che ha screditato l’Italia agli occhi del mondo” – Adnkronos Cronaca.