Tanto basta a Rete 100 Passi con Radio 100 Passi per chiedere “l’immediato intervento” del ministro degli Esteri, Emma Bonino sulle autorità austriache. “Riteniamo l’episodio gravissimo – spiega il presidente di Rete 100 Passi, Danilo Sulis – e frutto non solo di un utilizzo di cattivo gusto per motivi commerciali, ma di qualcosa di più profondo. Il menù, oltre ad essere offensivo nei confronti di Falcone e Impastato, fa un lavoro più sottile, accomunando boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia. “Temiamo – aggiunge Sulis – che non si tratti, come supposto da alcuni giornali, di un episodio occasionale, di luoghi comuni sull’Italia o di un episodio di xenofobia. Il logo del locale che richiama il manifesto del film ‘Il Padrino’ lo abbiamo già visto anche in Germania in alcuni locali spesso gestiti da italiani”. Rete 100 Passi chiede anche l’intervento delle autorità competenti per l’avvio di accertamenti sull’origine dei locali che portano questo marchio.
A scrivere al premier Enrico Letta e al ministro Bonino è anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sottolineando che “al di là dei necessari accertamenti che sono certo sia le autorità italiane che quelle austriache vorranno fare sui titolati di questa pseudo azienda e sull’origine dei rispettivi capitali – sottolinea Orlando -, credo urgentissimo e necessario che il Governo italiano intervenga presso quello austriaco, perché sia impedito che la memoria delle vittime di mafia sia infangata dall’accostamento a nomi mafiosi e dall’utilizzo di parole offensive da parte di questa catena alimentare”.
fonte: “Falcone grigliato”, menu choc a Vienna. Interviene l’Italia: “E’ inaccettabile” – Adnkronos Esteri.