Protagonisti della prima scaligera il direttore d’orchestra Daniel Barenboim, il regista Claus Guth e il tenore Jonas Kaufmann nel ruolo del protagonista.
Il sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Stephane Lissner, ha definito ”un cast irripetibile” il team di cantanti per la prima del Piermarini. ”Dash è arrivata ieri sera a Malpensa – ha spiegato – e ha iniziato a provare questa mattina alle 9”. Fino a pochi minuti prima dell’inizio la cantante stava ancora provando l’ultimo atto dell’opera di Wagner.
La prima viene trasmessa in diretta e in esclusiva dalla Rai. Per l’appuntamento, in onda su Rai5, Rai HD sul canale 501 e Radio3, a partire dalle 16.50, sono previsti oltre un milione di spettatori tra pubblico televisivo, radiofonico e cinematografico. L’evento è infatti trasmesso in diretta anche in un centinaio di sale cinematografiche appartenenti al circuito Microcinema.
Mario Monti, l’ospite più atteso della giornata, è arrivato insieme alla moglie, signora Elsa, mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (la sua assenza era già stata annunciata nei giorni scorsi, ndr) sarà impegnato nelle consultazioni per il ‘dopo Monti’.
Intanto a Milano nevica. In piazza della Scala sono schierate le forze dell’ordine, con poliziotti e carabinieri che hanno transennato via Manzoni, una delle principali vie d’accesso, a 2-300 metri di distanza dalla piazza.
Diverse decine di persone, disoccupati, esponenti del Cub, ragazzi dei centri sociali, stanno manifestando davanti al teatro. Diversi gli slogan contro il governo Monti, ma non si è registrato nessun incidente.
I dimostranti, tenuti a debita distanza dall’ingresso, sfidano la neve che sta scendendo su Milano e a ritmo di slogan guardano sfilare le macchine degli ospiti della prima. Un paio di fumogeni sono stati lanciati verso la Scala, ma la distanza tra i manifestanti e l’ingresso del teatro è talmente ampia che le persone all’ingresso della Scala non si sono quasi accorte di nulla.
Il centro sociale Cantiere aveva annunciato una protesta al grido di ‘Tecnocrazia non è democrazia, roviniamogli la festa!’.
Attivisti dei centri sociali, qualche decina di persone, stanno protestando all’incrocio tra via Montenapoleone e via Manzoni. Hanno acceso dei fumogeni rossi e portano uno striscione con la scritta ‘No all’austerità, nun te pago’. Sono per lo più ragazzi sui vent’anni e cantano “ohlellé ohlallà, no alla Bce, no all’austerità”. Carabinieri e poliziotti, in assetto antisommossa, all’inizio hanno chiuso la via davanti e dietro di loro.