Ddl diffamazione, esame riprende lunedì. Seduta ‘incagliata’ su entità delle sanzionifonte:

 Il vice presidente del Senato Vannino Chiti ha proposto, e l’aula ha accolto la proposta, di sospendere l’esame del ddl sulla diffamazione, che riprenderà lunedì pomeriggio. Lo sviluppo si è avuto dopo che la seduta si è incagliata sull’entità delle sanzioni pecuniarie a carico dei responsabili della diffamazione.

Prima Donatella Poretti (Radicali) ha chiesto a tutti di “fermarci qui”, poi Maurizio Gasparri (Pdl) ha proposto di accantonare solo la parte sulle sanzioni. Una sollecitazione accolta da Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd. Alla fine, la scelta di procedere con le ratifiche di accordi internazionali e riprendere il ddl sulla diffamazione nel pomeriggio di lunedì.

Il dibattito in Senato è ripreso questa mattina dopo che la maggioranza aveva trovato nella tarda serata di ieri un’intesa in extremis: niente carcere per chi diffama e sanzione massima di 50mila euro.

Nel ddl resta però l’obbligo di restituire al Dipartimento per l’editoria le somme corrispondenti alla multa comminata a seguito di condanna per diffamazione. L’aula del Senato ha respinto, con i voti Pdl e Lega, gli emendamenti soppressivi, ai quali i relatori avevano pure dato parere favorevole. Contro l’emendamento si sono espressi 119 senatori, a favore 112, astenuti 9. Il voto, di fatto, sconfessa parte dell’accordo politico che sembrava raggiunto ieri sera nella riunione tra i rappresentanti dei gruppi volto a escludere, appunto, la rivalsa sui fondi all’editoria.

 

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