Sull’ammontare dei soldi dovuti alle imprese, ill presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, afferma che è “già oltre i 100 mld” la stima dei debiti accumulati dalla Pa. A questa cifra si arriva, spiega Patuelli, tramite una ”progressione aritmetica” della cifra valutata da Bankitalia in 70 mld a fine 2010 e a ”una novantina di mld al 31 dicembre 2011”.
Dal fronte delle imprese, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, avverte: “Abbiamo veramente bisogno di avere questi soldi al piu’ presto possibile perche’ le nostre imprese sono in sofferenza disperata”. Squinzi è soddisfatto per lo slittamento del decreto perché “come era stato concepito nella prima stesura era assolutamente insoddisfacente. Quindi piuttosto che avere un pateracchio, meglio che ci si torni sopra e si faccia con calma”.
La Ue intanto, tiene gli occhi puntati sul nostro Paese. Per il vicepresidente della Commissione Ue per gli Affari economici, Olli Rehn, che ieri ha discusso della questione con il premier Mario Monti, il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese e’ una questione della “massima urgenza” e va attuato ”assicurando il rispetto dell’uscita dell’Italia dalla procedura di deficit eccessivo”.