‘Corna’? Meglio denunciarle a voce, via sms è molestia. Parola di Cassazione

Le ‘corna’? Meglio denunciarle a voce, via sms diventa una molestia. Parola di Cassazione che, con due diverse sentenze, spiega il perché la denuncia del tradimento possa seguire due corsie diverse quando si arriva davanti alla giustizia.

Denunciarle verbalmente, dunque, con l’aggiunta magari di qualche volgarità, non è reato. Questo perché il “linguaggio comune” è vittima di “un generale scadimento accettato a livello sociale”.

Diverso il discorso per chi si prende la briga di mettere in allerta qualcuno delle ‘corna’ che subisce, facendolo via sms al telefonino: in questo caso è molestia perché il reato punito dall’art. 660 c.p. – ha spiegato piazza Cavour ratificando la condanna per molestia ad una donna siciliana – “è plurioffensivo poiché protegge, oltre la tranquillità della persona offesa, anche l’ordine pubblico, che però è sufficiente, per la sussistenza del reato, che sia messo solo in pericolo per la possibile reazione della parte offesa”.

Diversa sorte ha avuto un 40enne di Frosinone, Giuseppe M. assolto dal reato di ingiuria per essersi rivolto ad un amico dicendo: “Che c… guardi? Guarda le corna che hai?”.

Non convinto dell’assoluzione, il procuratore presso il Tribunale di Frosinone ha portato il caso sino in Cassazione per chiedere la condanna del giovane alla luce dell'”intrinseco significato offensivo, non suscettibile di interpretazione alternative” delle parole usate, ma la Quinta sezione penale – sentenza 1108 – ha bocciato il ricorso.

In particolare, la Suprema Corte ha fatto notare che “contrariamente a quanto dimostra di ritenere il ricorrente procuratore, le espressioni utilizzate non presentano, soprattutto nell’ottica di un generale scadimento del linguaggio comune e della accettazione sociale dello stesso, un significato univocamente offensivo di per sé sufficiente a ritenere consumata la violazione della legge sostanzialmente evocata”. Chi si accinge a denunciare le corna altrui, è avvertito.

fonte: ‘Corna’? Meglio denunciarle a voce, via sms è molestia. Parola di Cassazione – Adnkronos Cronaca.