Caso Ruby, sentenza dopo il voto Boccassini: pronta a requisitoria

I giudici di Milano chiamati a decidere sul processo Ruby che vede imputato l’ex premier Silvio Berlusconi hanno rigettato la richiesta della difesa di fermare il processo fino alle elezioni. Una richiesta avanzata sia da Niccolò Ghedini che da Piero Longo, entrambi candidati nelle liste del Pdl.

Secondo i legali l’impegno nella campagna elettorale li ‘distrae’ dal processo, ma secondo il collegio la richiesta ”non è assimilabile al legittimo impedimento”, inoltre si tratta di un ”impedimento generico poiché avanzato per tutta la campagna elettorale e non incompatibile con le date del processo”.

Dunque si tornerà in Aula il prossimo 28 gennaio, mentre il calendario stabilisce anche le date del 4 e 11 febbraio e del 4 e 11 marzo. E’ giallo sulla data della requisitoria che potrebbe avvenire l’11 febbraio oppure il 4 marzo.

Il sostituto procuratore Ilda Boccassini è pronta a chiedere la condanna dell’ex premier già l’11 febbraio, quindi prima del voto, ma non è escluso che la requisitoria potrà avvenire il 4 marzo, quindi dopo il voto.

I giudici, dopo la Camera di Consiglio, hanno così rigettato la richiesta avanzata dai legali Ghedini e Longo. Ghedini, infatti, in aula aveva annunciato di essere tra i candidati per la lista al Senato e chiesto al giudice di Milano di sospendere il processo per potersi concentrare sulla campagna elettorale.

Ghedini aveva ricordato che nel 2001, nel 2006, nel 2008, il Tribunale di Milano aveva sempre concesso lo stop per la campagna elettorale e che non farlo significa ”consentire alla Procura di intervenire pesantemente” nel voto. ”Può darsi – ha detto all’esterno dell’aula – che io debba rinunciare all’uno o all’altro: o a fare l’avvocato o a fare il candidato”.

fonte: Caso Ruby, sentenza dopo il voto Boccassini: pronta a requisitoria – Adnkronos Cronaca.