CADE IL NAPOLI A BERGAMO: OTTOBRE NERO PER GLI AZZURRI

da www.informazione.campania.it

Vince l’Inter, vince la Juve: terzo posto e vetta a -6

Secondo turno infrasettimanale della stagione 2012/2013: è la decima giornata di campionato che vede il Napoli, senza Zuniga e Cavani, impeganto sull’ostico campo degli Atleti azzurri d’Italia contro l’Atalanta.

E’ la notte delle streghe e la squadra azzurra vuole portarsi a casa i tre punti per rimanere in scia della Juve, per mantenere una certa distanza dall’Inter e per dimostrare la maturità acquisita in questo tempo.
Gli strascichi dell’Europa League ci sono, sono tangibili ma la squadra azzurra con un Marek Hamsik, sempre più trascinatore, vuole rassicurare i tifosi a suon di gol: lo slovacco, dopo il gol rifilato al Chievo, non vuole più fermarsi: per la squadra e per se stesso, ovviamente, di fatti questo, per lui, è il miglior avvio di stagione di sempre.
Ad arbitrare il match sarà il signor Orsato di Schio, coadiuvato dai giudici di porta Bergonzi e Ciampi; sono le 20.45, Orsato fischia e sancisce l’inizio del match.
La partita comincia in tranquillità, passaggi sterili e fase di studio da entrambe le formazioni: il primo squillo arriva al 3’ e porta i colori azzurri: Insigne aggancia in area, non ci arriva Pandev, la prende Dossena che però tira addosso a Bellini.
L’Atalanta, due minuti dopo, si fa vedere dalle parti di De Sanctis: l’ex Denis crossa e Moralez, di testa, tocca l’esterno della rete.
Il match prosegue noiosamente e per 10’ non si vede granchè poi, improvvisamente, lo squillo di Lorenzo il Magnifico: cross dalla sinistra di Dossena, i nerazzurri ribattono sui piedi di Insigne che tira a botta sicura ma Consigli è miracoloso.
Il gol è nell’area ma, a siglarlo, sono gli orobici e non gli azzurri: è il 18’ quando Bellini rimette il pallone da fallo laterale, la prende Carmona che sigla un gol da antologia.
Vantaggio per la squadra ospitante e colpo subito dalla compagine mazzarriana con decoro, ma senza mettere il piede sull’accelleratore.
E’ il 20’ quando, da calcio d’angolo, Hamsik con colpo di testa tenta di rimettere le cose in parità ma la conclusione dello slovacco è alta sulla traversa.
La partita è noiosa, non si è accesa dopo la rete di Carmona, per vedere qualcosa dobbiamo infatti aspettare il 34’, circostanza nella quale il Napoli rischia di andare ancora sotto: ancora Denis crossa, stasera nelle vesti di assist men, lancio che taglia tutta l’area fino ad arrivare a Bonaventura che però, fortunatamente, la manda alta.
Gli azzurri tentano di pareggiare al 37’ prima e al 44’ poi, prima con Hamsik, poi con Cannavaro ma entrambi i tentativi sono entrambi comodamente parati da Consigli. Arriva il 45’ e, senza neanche un minuto di recupero, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.
Dopo i consueti 15’ di riposo le due formazioni rientrano sul terreno di gioco; la partita sembra più vivace rispetto alla prima frazione, Napoli che accelera per tentare a pareggiare.
Al 51′ il primo tentativo, primo di una lunga serie: Insigne a tu per tu con Consigli la manda inspiegabilemente a lato.
Appena quattro minuti dopo Hamsik, nuovamente faccia a faccia col portiere orobico, ha l’occasione di pareggiare: lo slovacco tira ma il numero uno atalantino è in serata di grazia e salva il risultato.
Dopo aver tenuto testa, e bene, ai tentativi di pareggio della squadra ospite, i padroni di casa tornano ad affacciarsi dalle parti di De Sanctis: ci prova l’ex Denis ma manda il pallone sull’esterno della rete.
Due minuti dopo è ancora l’Atalanta a farsi pericolosa: Moralez si porta a spasso mezza difesa azzurra, facendo esplodere un tiro che però è abbondantemente a lato.
Dopo tentativi velleitari da parte del Napoli e fraseggi sterili, la squadra azzurra si rende pericolosa col neo entrato Mestro: è sua, al 77’, la conclusione rasoterra saettante ma Consigli non si fa sorprendere e riesce a parare in due tempi.
Cinque minuti dopo ancora pericoloso il Napoli: punizione dalla distanza di Dzemaili, una bomba in direzione del portiere atalantino che riesce a deviare coi pugni in corner; ancora all’87’ tiro cross di Maggio, che si rivela essere più pericoloso di quanto sembrasse, e ancora il portiere orobico, in serata di grazia, riesce a deviarla in corner.
Dal conseguente angolo è ancora il terzino destro della nazionale che tira di testa , ma esce davvero di un soffio.
Scocca il 90’ e l’arbitro dice che se ne avrà ancora per tre minuti: l’ultima occasione di strappare un punto, prezioso più che mai a questo punto, è ancora di Maggio: da corner l’esterno azzurro manca ancora all’appuntamento col gol, mandandola a lato.
Finisce il tempo a disposizione delle due formazioni, Atalanta batte Napoli per una rete a zero.
Occasione sciupata per la band di Mazzarri che scivola al terzo posto, l’Inter ha vinto, a meno 6 dalla Juve (che segna al 90’ il gol della vittoria).
Che questa sconfitta non sia una battuta d’arresto, il campionato è ancora lungo, ma sia si uno spunto di riflessione per Riccardo Bigon: senza il Matador non si segna e Vargas, non può essere il suo sostituto, proprio no.

Marisa de Gaetano