Per la soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, si tratta di “uno spiacevole incidente”. Il fotografo, spiega Bonomi all’Adnkronos, “faceva parte di un nutrito gruppo di fotografi e giornalisti esteri che sei, sette mesi fa venne invitato dalla regione Calabria per una campagna di promozione dei Bronzi. Mi mostrò una foto di Paolina Borghese con un velo che mi piacque, e lo autorizzai a scattare delle foto al Bronzo A con un tulle. Ho visto il risultato ed era buono, però poi io non sono rimasta con lui nella sala ed evidentemente ha travalicato la mia fiducia e l’autorizzazione. I miei collaboratori mi tenevano aggiornata per telefono e quando ho capito che stava andando oltre quanto poteva fare l’ho fatto smettere”.
Secondo la Soprintendente, montare un caso sulle foto di Bruneau è eccessivo: “Non parlerei di vilipendio, solo di cattivo gusto. Questo è di cattivo gusto ma abbiamo già tanti altri problemi, non ne farei una tragedia”.
fonte: Bronzi di Riace con boa fucsia, veli e tanga leopardato: è polemica – Adnkronos.