“Detto questo -ha proseguito Bersani- c’e’ una grandissima disponibilita’ nostra a discutere, sapendo che partendo da li’ noi dobbiamo rivolgerci a tutte quelle forze democratiche, costituzionali, europeiste, che possono dare una mano a sconfiggere il populismo e la deriva di destra che si sta muovendo in Europa”.
Il segretario del Pd ha sottolineato come “le alleanze sono un ‘di cui’ rispetto all’Italia. Io parto da questo -ha osservato- mi interessano molto ma non le si fa a prescindere dall’idea che abbiamo di questo Paese”.
Per quanto riguarda il candidato premier, “abbiamo detto che faremo le primarie – ribadisce Bersani – non che si aprono le primarie, perche’ altrimenti saremmo da ricovero, chiamerebbero il 118”. E aggiunge: “Abbiamo davanti il problema dell’Italia in questo momento, quindi, quando sara’ il momento ne parleremo”.
Il leader del Pd elogia il premier Monti e soprattutto il suo lavoro durante il vertice europeo. “Monti non voglio arruolarlo, ma che e’ una risorsa lo vedrebbe anche un bambino”. Bersani si chiede quindi come mai sia riuscito a fare un passo al summit di Bruxelles? “Perche’ Monti -ha sottolineato il leader Pd- ha giocato bene le sue carte, ma anche perche’ non c’era Sarkozy”.