I forestali, durante il controllo in azienda, hanno accertato la presenza di uova da destinare allo smaltimento, perché non integre, incrinate, sporche e infestate da insetti, che invece sarebbero state vendute alle industrie alimentari. Inoltre è emersa l’assenza totale di un sistema di tracciabilità delle uova. In azienda non erano presenti indicazioni circa il giorno di produzione delle uova e questo sia per quelle commerciabili sia per quelle avariate.
Tale organizzazione di lavoro favoriva un’altra condotta fraudolenta dell’azienda la quale posizionava a proprio piacimento il termine minimo di conservazione (tmc), che per legge è pari a 28 giorni dalla data di produzione. Infatti la ditta commercializzava uova dichiarate come prodotte in data successiva a quella realmente prodotta. I reati contestati sono: frode in commercio e detenzione per il commercio di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione.
fonte: Bari, sequestrate 35 mila uova scadute e infestate da insetti: una denuncia – Adnkronos Puglia.